Fondamentale continuare a sviluppare iniziative che possano favorire la presenza delle donne negli organismi di controllo della società. In questa cornice si colloca il progetto formativo Women on Board 2025.
Lo scorso 30 ottobre si è svolto l’evento, organizzato da Federmanager Minerva Roma, dal titolo: “Governance Sostenibile, la parità di genere nei CDA. Il Processo di selezione e le competenze”. All’incontro, moderato da Stefania Santucci coordinatrice di Federmanager Minerva Roma, ha partecipato un folto pubblico sia presente all’Auditorium Togni che da remoto. Si è parlato dell’importanza dell’empowerment femminile e del perché sia tuttora opportuno continuare a impegnarsi per sostenerlo e svilupparlo.
Promuovere l’affermazione della leadership femminile non è solo un tema di compliance e di equità sociale ma è anche necessario per creare il substrato sociale necessario a innescare il cambiamento culturale che favorisce la diversità nei processi decisionali. Non solo, la diversità nei board è anche conveniente a livello economico e favorisce l’innesco di circuiti virtuosi nei meccanismi di funzionamento dei CdA e delle organizzazioni di cui fanno parte. Un board inclusivo che prenda in considerazione le istanze dei diversi stakeholder e che sia anche rappresentativo della società porta prospettive diverse, esperienze e stili di leadership che possono arricchire il processo decisionale. E rappresenta ormai una necessità per affrontare le sfide globali e le policrisi che si susseguono con maggiore intensità rispondendo meglio alle esigenze di un mercato globale in continua evoluzione.
Grazie alla Legge Golfo-Mosca, che ha introdotto le quote di genere nei CdA delle società quotate e partecipate, l’Italia gode oggi di una delle più alte percentuali di donne nei Consigli di amministrazione in Europa: la percentuale, che prima dell’entrata in vigore della legge Golfo-Mosca era del 6%, oggi supera il 40%. L’Italia è stata infatti uno dei primi paesi ad introdurre le quote di genere nei CdA nel 2011 e il dato indica che, a discapito di polemiche sterili, le cosiddette discriminazioni positive sono necessarie per permettere alle donne di occupare spazi che diversamente sarebbero loro preclusi, favorendo una maggiore diversità nelle posizioni di leadership.
Sviluppare iniziative che continuino a favorire la presenza delle donne negli organismi di controllo della società è indispensabile per rafforzare e consolidare il processo virtuoso che la legge Golfo-Mosca ha innescato. Ma serve anche ad aumentare il numero di potenziali candidate ad essere inserite negli organismi di controllo delle organizzazioni, poiché quelle che attualmente ne fanno parte sono spesso le stesse, chiamate a ricoprire diversi incarichi in vari CdA.
In questa cornice si colloca Women on Board, progetto formativo di rete in collaborazione con Manager Italia, AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale e HUB del Territorio ETS, che promuove l’ingresso delle donne nei CdA. Il progetto, sviluppato a livello nazionale, vede coinvolti tutti i territori nelle diverse tappe in cui si snoda e le parole chiave sono: Competenze e Consapevolezza. Competenze necessarie per ricoprire in modo efficace i ruoli negli organismi di coordinamento e controllo, e Consapevolezza dei meccanismi di funzionamento dei board e degli impatti sui processi decisionali e sui risultati.
Numerosi sono stati gli ospiti intervenuti all’evento del 30 ottobre. Valter Quercioli, vicepresidente di Federmanager nazionale, Gherardo Zei, Presidente di Federmanager Roma, e in chiusura Antonio Amato, vicepresidente di Federmanager Roma. Tutti hanno posto l’accento sull’impegno che la Federazione dedica ormai da anni alla promozione e realizzazione di progetti volti a favorire l’empowerment e la leadership femminile.
Monica Lucarelli, assessora per le Attività Produttive e le Pari Opportunità del Comune di Roma, ha espresso il suo sostegno all’iniziativa Women on Board e ha raccontato quanto il Comune di Roma sta facendo e organizzando per favorire le pari opportunità sul territorio cittadino.
Miriam Diurni, Delegata di Unindustria per Cultura d’Impresa, Etica, Certezza del diritto, ha portato il punto di vista delle imprese e ha evidenziato come il progetto formativo Women on Board si ponga in piena continuità con le altre iniziative di promozione dell’empowerment femminile e della leadership inclusiva, sviluppate nell’ambito alla partnership ormai consolidata tra Federmanager Roma e Unindustria. Tra queste va ricordato sicuramente il Premio Minerva la cui prossima edizione si svolgerà nel marzo 2025.
Francesca Caricchia, Senior Executive Director di Michael Page, ha parlato del suo impegno e della sua esperienza per le pari opportunità all’interno dell’organizzazione di cui fa parte e che lei stessa guida, e del ruolo degli head hunter nella ricerca dei profili per i CdA.
Mariella De Renzis, vicecoordinatrice di Federmanager Minerva nazionale, e Sara Cirone, che oltre a far parte del Coordinamento nazionale di Federmanager Minerva, è anche co-ideatrice del progetto formativo Women on Board, hanno introdotto l’edizione 2025 del progetto formativo Women on Board e hanno illustrato le tappe in cui si sviluppa il percorso.
Helen Festa, che ha partecipato all’edizione 2023 di Women on Board e che fa parte del CdA di due società del gruppo TIM, ha testimoniato tramite la propria esperienza in cosa si sostanzia l’efficacia del percorso formativo e ha spiegato perché lo consiglierebbe alle associate.
Per sapere di più sul progetto formativo Women on Board visitate il sito www.percorsowomenonboard.it.