Intervista al Presidente di Praesidium SpA Giacomo Gargano.
La difficoltà delle imprese a trovare sul mercato le figure professionali richieste, le spinge a migliorarsi per attrarre i talenti migliori; l’equilibrio sano tra vita lavorativa e personale è ciò che è sempre più ricercato dai lavoratori, specie quelli più specializzati e richiesti che sono diventati un bene scarso e conteso dalle aziende.
Abbiamo chiesto a Giacomo Gargano, Presidente di Praesidium SpA, società del Sistema Federmanager e broker di riferimento del Fondo Assidai, che ruolo ha il welfare aziendale in questa dinamica.
Le nuove generazioni sono portate a valutare ambienti di lavoro che offrano opportunità di crescita e sviluppo professionale, che ispirino i dipendenti a migliorare e progredire, nei quali la cultura aziendale sia accogliente e che valorizzi la diversità e l’inclusione. I talenti guardano al futuro esaminando anche la presenza di piani formativi che consentano di acquisire nuove competenze per future crescite professionali. Rientrano in questo caso anche programmi di mentoring e coaching. Anche la costruzione del brand aziendale, attraverso la comunicazione, è un ulteriore fattore di attrattività per i talenti, facendo risaltare i valori e la vision aziendale che evidenziano le opportunità di crescita ai potenziali candidati.; fornire un feedback costante, che possa consentire al collaboratore di valutare la propria crescita professionale ed eventualmente dare dei suggerimenti per poter migliorare.
Negli ultimi anni le principali aziende hanno compreso proprio questo, e cioè che per attrarre e trattenere i talenti è necessario mettere a punto strategie mirate in modo da distinguersi dalle altre dello stesso settore, cercando di creare un ambiente di lavoro stimolante.
Nel diffondere questa consapevolezza che ruolo ha la Rete di welfare manager di Praesidium?
Con la propria rete di Welfare Manager, Praesidium può vantarsi di aver contribuito in questi vent’anni di esperienza, a diffondere tra i nostri “colleghi” e quindi presso le imprese, la cultura del welfare aziendale di origine contrattuale nell’esclusivo interesse della dirigenza industria. L’aspetto centrale della diversità che ci differenzia dai competitor è la peculiarità del contesto captive in cui ci moviamo: siamo l’interlocutore privilegiato nell’elaborazione di piani di welfare aziendale e individuale al servizio del management italiano, in grado di rispondere alle loro esigenze di sicurezza, protezione e benessere nelle differenti sfere della vita. Tutto questo rappresentato è sempre e costantemente in linea con quanto dettato e previsto nel CCNL che vede il nostro impegno nella diffusione della cultura del welfare contrattuale.
Campagne informative del welfare aziendale da parte del settore pubblico, possono essere utili a dimostrarne la crescita costante?
Assolutamente si: al fine di portare a conoscenza dei vantaggi offerti dal welfare aziendale in modo da poter predisporre programmi mirati, può essere molto utile che il settore pubblico promuova, con azioni concrete, il welfare aziendale, attraverso ad esempio, campagne informative sia verso i lavoratori che verso le aziende. Un’altra azione di rilievo potrebbe essere l’offerta di incentivi o agevolazioni fiscali alle aziende che implementano politiche di welfare aziendale.