Cari Colleghi,
Con la mia elezione a Vicepresidente Nazionale lascio la governance di Federmanager Roma dove sono stato dal 2014 dapprima come Vicepresidente e infine come Presidente.
Credo che in questi anni tutti insieme (presidenza, vicepresidenza, struttura e tutti i colleghi coinvolti a vario titolo nelle commissioni e negli organismi sociali) abbiamo fatto un lavoro significativo. Oggi siamo considerati una territoriale modello a livello nazionale e non solo perché abbiamo sempre garantito, e alla fine aumentato in modo significativo, il numero degli iscritti in controtendenza rispetto al trend generale. Siamo considerati una territoriale modello per la quantità e qualità delle iniziative a favore dei colleghi e per la concordia che regna al nostro interno, che ci ha portato ad approcciare un’elezione del Consiglio Direttivo senza liste contrapposte, liberi dalle recriminazioni e dai rancori che sempre si accompagnano alle divisioni. Quante volte in passato nel corso delle polemiche elettorali interne più feroci ci siamo detti: “se i colleghi ci vedessero non si vorrebbero iscrivere”. Per sanare questo vulnus negli ultimi anni abbiamo cercato di essere l’associazione territoriale concorde ed efficace che i colleghi vorrebbero vedere quando vengono a via Ravenna in cerca di un aiuto o anche soltanto per il senso del dovere di voler dare un contributo alla categoria. Ci abbiamo provato e, almeno in parte, ci siamo riusciti come i nostri grandi risultati stanno lì a testimoniare.
Di avermi consentito di realizzare questo sogno vi ringrazio. È stato un privilegio essere il vostro presidente. In realtà dovrei ringraziare centinaia di persone di avere dato una mano in questo sforzo di progresso ma non potendo farlo per ragioni di spazio, come simbolo del ringraziamento a tutti voglio ringraziare il mio Vicepresidente Antonio Amato che, tra l’altro, in questi giorni sta reggendo con capacità e coraggio Federmanager Roma a seguito delle mie necessarie dimissioni causate dall’incompatibilità con la Vicepresidenza Nazionale. Senza il sostegno e il lavoro convinto ed efficace della vicepresidenza nulla sarebbe stato possibile e il fatto che inizialmente io e Antonio (che non ci conoscevamo essendo lui in precedenza iscritto in ALDAI) abbiamo avuto qualche momento di incomprensione ha reso in seguito il suo convinto e affettuoso appoggio ancora più importante e prezioso. Dopo che ci siamo conosciuti più a fondo il mio progetto è diventato il nostro progetto e Antonio ha contribuito in modo determinante affinché il nostro progetto diventasse il progetto di tutta l’Associazione romana e questo ci ha portato ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Perché divisi si perde e solo tutti insieme si ottengono importanti risultati.
In questi ultimi anni grazie a tutti voi Federmanager Roma ha avuto nella mia persona il privilegio di guidare la delegazione del CCNL e di firmare un Contratto che ha ottenuto il gradimento unanime del Consiglio Nazionale e molti apprezzamenti da parte di tutti i colleghi. Un contratto che con la modifica dell’Art.1 allarga il perimetro della categoria garantendone la sopravvivenza nel futuro e con essa l’equilibrio dei nostri preziosi enti previdenziali e assistenziali come Fasi, Assidai e Previndai. Grazie a tutti voi sono stato chiamato dal Congresso Nazionale a partecipare alla governance della Federazione come Vicepresidente Nazionale. Il giorno in cui sono stato nominato ho sostituito sul risvolto della giacca il logo di Federmanager Roma di colore rosso con quello della Federazione di colore verde per simboleggiare la mia imparzialità nei confronti di tutte le associazioni territoriali e, tuttavia, anche nei prossimi anni resterò sempre e mi sentirò profondamente un iscritto di Federmanager Roma, un membro attivo e appassionato dell’Associazione che mi ha accolto a partire dal 2011 quando, dopo dieci anni di militanza attiva in una importante RSA aziendale, mi affacciai al mondo della Federazione con lo spirito di servizio di voler dare un contributo attivo per mettere mano ai tanti problemi della nostra categoria e promuoverne la crescita e la prosperità.
Oggi come ieri i miei obiettivi non sono cambiati e quindi per qualsiasi vostra esigenza come dirigenti industriali non esitate a contattarmi e il mio impegno nell’aiutarvi non mancherà.
Un grande abbraccio con profondo spirito di colleganza.