Proprio in questi giorni sono in corso le operazioni di voto per il Rinnovo degli organi sociali per il triennio 2024-2027. Si conclude la consiliatura che mi ha visto ricoprire il ruolo di Vicepresidente di Federmanager Roma. Voglio approfittare dell’occasione per ringraziare il Presidente Gherardo Zei per il lavoro comune, sempre ispirato da un impegno condiviso ed una comunità di intenti finalizzata ad una crescita costante dell’Associazione romana.
È incontestabile che, i risultati raggiunti, dimostrino l’efficacia di quanto fatto insieme in questo triennio. Un risultato reso possibile grazie all’attività dell’intera struttura di via Ravenna e per questo allargo il mio ringraziamento al Direttore Carlo Imperatore e a tutti i colleghi del Consiglio Direttivo uscente, ai componenti di tutti i Gruppi di Lavoro e a tutti coloro che si sono messi a disposizione.
Federmanager Roma svolge un ruolo cruciale nella rappresentanza sindacale e nello sviluppo dei manager, promuovendo la crescita professionale, la condivisione delle competenze e la partecipazione attiva per affrontare le sfide economiche e sociali del Paese.
Con il rinnovo dei propri Organi Statutari, Federmanger Roma potrà proseguire quelli che sono gli impegni che, in questa fase storica, rappresentano i suoi tratti caratterizzanti.
Un primo punto deve guardare al rafforzamento della partecipazione associativa. L’associazione è un luogo di crescita e di condivisione che si basa sul continuo scambio di informazioni, conoscenze, ma soprattutto di visione sulle tematiche di sviluppo industriale del Paese e sull’impatto a livello economico e sociale che questo sviluppo comporta. Per rafforzare la partecipazione e il senso di comunità si dovrà prevedere di intensificare, per quanto più possibile, le relazioni interne e quelle esterne all’associazione, favorendo eventi, formazione e networking su temi chiave come innovazione, sostenibilità e digitalizzazione.
Sono fortemente convinto che le RSA siano centrali nella tutela contrattuale dei dirigenti e nella valorizzazione del loro ruolo. È necessario formarne di nuove, intensificare le sinergie con le aziende e promuovere soluzioni negoziali flessibili. Sarà costante in tal senso il mio contributo per far sì che Federmanager Roma insista nell’intensificare l’organizzazione e promozione di incontri tra RSA ed aziende, favorendo una sempre maggiore comunicazione e sinergia tra le parti, rafforzandone il ruolo dove le RSA sono già attive ma anche per creare e sviluppare nuove RSA dove attualmente non presenti o latenti.
Personalmente, particolarmente sentito è il tema della tutela degli aspetti previdenziali e sanitari in particolare dei dirigenti in pensione, ma anche il “work/ life balance” per i dirigenti in servizio. Dovrà rappresentare un impegno inderogabile, mio e di chiunque eletto in consiglio, quello di proteggere le pensioni e il potere d’acquisto dei dirigenti, garantendo welfare e assistenza sanitaria. Non dimenticare poi lo sviluppo e l’applicazione di tutte quelle soluzioni contrattuali che possano favorire il bilanciamento fra il tempo del lavoro e quello della vita personale e famigliare. Esigenza avvertita in modo particolare dalle generazioni più giovani.
Un tema da sempre forte nell’attività di Federmanager Roma, anche grazie al costante impegno del Gruppo Minerva, è la necessità di superare le disuguaglianze di genere attraverso iniziative concrete per promuovere la parità e valorizzare il management femminile, in collaborazione con istituzioni e stakeholder. In questo senso si dovrà continuare a progettare iniziative e a sostenere l’operato di colleghi e colleghe, aziende e imprenditori che si impegnano ogni giorno per l’abbattimento del famigerato “soffitto di cristallo”.
Così come sarà un obbligo promuovere la continuità generazionale con mentoring, formazione e networking, valorizzando il contributo dei giovani dirigenti. Ciò favorirà la costruzione di un’associazione solida e moderna, con lo sguardo rivolto al futuro e realmente rappresentativa
Il ruolo del manager è strategico. La percezione del dirigente come guida etica e professionale è imprescindibile ma, nonostante ciò, si assiste all’emergere di concrete minacce rivolte ai ruoli dirigenziali. La promozione di programmi di “personal branding”, ad esempio, potrebbe contribuire a rafforzare la leadership e la credibilità sul mercato del dirigente. Altresì occorre garantire al dirigente una sempre maggiore consulenza legale rispetto agli incidenti giudiziari nei quali può incorrere nell’espletamento della sua attività professionale nonché rispetto alle vertenze lavoristiche che lo contrappongano all’azienda.
In questi anni di vicepresidenza mi sono convinto sempre di più che l’associazione ha il dovere morale di avere uno sguardo inclusivo e a tutto tondo verso chi sente il bisogno di sperimentarsi in nuove avventure professionali e per chi ha necessità di ricollocamento. Per questo diventa opportuno promuovere ed organizzare eventi, iniziative e progetti al fine di supportare e favorire il reinserimento di manager in settori cruciali come, ad esempio, la digitalizzazione e la sostenibilità, anche grazie all’implementazione di un programma di “reskilling” ed “upskilling” su larga scala. Ugualmente necessario diffondere il ricorso a Fondirigenti per una formazione diffusa – anche nelle aziende medio-piccole – orientata alla platea più ampia possibile di dirigenti.
Non dovrà mancare un’attenzione alla promozione di attività culturali e artistiche per rafforzare la comunità e sostenere iniziative di volontariato, in particolare con Vises, incentrate sull’inclusione e l’inserimento lavorativo.
La mia esperienza a Federmanager Roma mi ha insegnato l’importanza di un agire coeso, concreto e costruttivo e attento alle necessità di tutti. Tutto ciò per affrontare la trasformazione del ruolo manageriale e promuovere il dirigente come agente di cambiamento nel territorio.