Siamo ormai arrivati al giro di boa, il Consiglio di amministrazione da me presieduto ha superato da poco la metà del suo mandato e può essere un momento utile per un primo bilancio di quanto fatto e di uno sguardo su quanto potremo ancora traguardare nel prossimo anno e mezzo.
In questo caso partire dal principio è d’obbligo, la consiliatura infatti è entrata subito nel vivo, con il compito di prendere decisioni importanti sul destino dello storico comparto assicurativo di Previndai, a cui sono affezionati manager vecchi e nuovi, che continuano a sceglierlo per la sua stabilità e per le garanzie offerte. Come nuovo Cda abbiamo subito deciso di continuare nel solco della tradizione, pur nell’innovazione, e nel giro di pochi mesi abbiamo apposto la nostra firma sul rinnovo del contratto con il pool di compagnie assicurative che li hanno gestiti fin dal 1990, permettendo ai manager di continuare ad avere a disposizione l’opzione assicurativa garantita.
Sappiamo bene che offrire agli iscritti le migliori opportunità di investimento è importantissimo per continuare a svolgere il nostro lavoro al meglio, per prenderci cura della serenità futura loro e delle loro famiglie nel modo più attivo possibile, e per questo abbiamo di recente avviato lo studio di un nuovo comparto di investimento, che lanceremo verosimilmente nella prima metà del prossimo anno.
Si tratta di un’opzione ‘prudente’, che andrà a completare la nostra offerta: il nuovo comparto si collocherà idealmente tra Bilanciato e Assicurativo ed è pensato per offrire la possibilità di massimizzare i ritorni in un periodo tra i dieci e i cinque anni prima di richiedere la pensione di scorta al Fondo, mente oggi allo scattare dei dieci anni l’opzione preferibile tra le tre offerte (Assicurativo, Bilanciato e Sviluppo) è il passaggio da Bilanciato ad Assicurativo. E, sempre guardando al futuro, senza entrare nei dettagli, posso anticipare che per il prossimo anno abbiamo in serbo ancora novità riguardo l’offerta di investimento. Ci piace pensare, infatti, che lasceremo un’impronta positiva su Previndai, già molto apprezzato dai suoi iscritti, cercando di renderlo ancora più vicino alle loro esigenze, sotto tutti i punti di vista.
Per questo il nostro lavoro è a 360 gradi e non si limita agli aspetti più ‘visibili’, come quelli di cui vi ho appena parlato. Molto abbiamo lavorato e ancora lavoreremo per renderlo ancora più ‘accessibile’, con strumenti nuovi ma anche più tradizionali. Abbiamo infatti lanciato la App di Previndai, per avere la propria posizione previdenziale sempre a portata di clic, ma abbiamo anche rafforzato la nostra presenza sul territorio, con tantissimi eventi organizzati lungo lo stivale nel 2024, spesso in collaborazione con le nostre parti istitutive: Federmanager e Confindustria. E poi tanti webinar e un dialogo sempre più intenso con le istituzioni e l’opinione pubblica, per portare all’attenzione della classe dirigente del Paese i temi legati alla gestione del futuro pensionistico dei manager.
E guardando al prossimo anno abbiamo già una, anzi due buone notizie. Grazie al rinnovo del contratto dei dirigenti industriali, infatti, per i manager già iscritti o che si iscriveranno a Previndai, lo sforzo economico per costruire una pensione di scorta adeguata sarà ancora più leggero, passando dall’attuale 4% della retribuzione a solo il 2%. Saranno infatti le aziende a farsi carico del rimanente 2%, portando la quota a loro carico dal 4% al 6%. Salirà poi il tetto massimo su cui sono calcolati i contributi da versare, passando da 180 mila a 200 mila euro.
Come Fondo, l’unico la cui scelta comporta l’obbligo del datore di lavoro di versare la sua quota di contributi, ci siamo già attivati per far conoscere le novità ai nostri iscritti e per stare al fianco delle aziende nel periodo di transizione e lo faremo con ancora più impegno nel prossimo anno, per essere davvero, sempre più vicini a voi.
