Nella pianificazione finanziaria e negli investimenti trent’anni rappresentano un orizzonte temporale significativo. Molte persone iniziano infatti a risparmiare in modo più strutturato intorno a questa età, capitalizzando sul periodo successivo per realizzare i propri obiettivi di vita.
Con questo in mente immaginiamo di trovarci nel 1994 e di incontrare un profeta che ci dia la possibilità di conoscere in anticipo i principali eventi dei successivi trent’anni. Ecco alcune delle sue previsioni:
- Assisterai a due dei tre peggiori crolli di sempre della borsa americana.
- Vivrai un decennio di rendimenti negativi sui mercati azionari.
- Gli Stati Uniti subiranno un declassamento del proprio debito.
- L’America subirà il peggior attacco sul proprio territorio dai tempi di Pearl Harbor.
- Sarai testimone di numerosi conflitti internazionali.
- Il prezzo del petrolio salirà fino a sfiorare i 150 dollari al barile.
- Il mondo affronterà la prima pandemia globale degli ultimi 100 anni.
- L’inflazione raggiungerà il tasso più alto degli ultimi 40 anni.
Come si reagirebbe a tali previsioni? Quale comportamento sarebbe opportuno adottare in termini di investimenti?
Sicuramente non con ottimismo. Mantenere un portafoglio pesantemente esposto al comparto azionario risulterebbe difficile per chiunque. Tuttavia, con il senno del poi, oggi sappiamo che sarebbe stata la scelta giusta.
Dal 1994 ad oggi l’S&P500 – l’indice che raggruppa le 500 aziende americane a più elevata capitalizzazione – ha registrato un rendimento annualizzato dell’11,5%, ottenendo una performance complessiva del 2.500%. Ciò significa che un investimento iniziale di 10.000 € si sarebbe trasformato in 260.000 €.
“L’interesse composto è l’ottava meraviglia del mondo.
Chi lo comprende, guadagna; chi non lo fa, paga” Albert Einstein
È bene però precisare che non è tutto oro ciò che luccica. Durante questo stesso periodo di tempo il mercato ha infatti subito forti oscillazioni che hanno messo a dura prova i nervi degli investitori più navigati. La tentazione di vendere si è presentata innumerevoli volte ed è presumibile che lo stesso si verificherà anche nei prossimi trenta anni.
Investire nel comparto azionario richiede infatti un orizzonte temporale sufficientemente lungo e un’adeguata resilienza mentale ed economica per gestire le perdite.
Risulta quindi imprescindibile disporre di un chiaro piano finanziario che orienti le nostre decisioni di investimento stabilendo obiettivi specifici e raggiungibili nel tempo. Così facendo, l’investitore avrà la possibilità di affrontare con cauto ottimismo qualunque scenario di mercato; proteggendosi dalla volatilità attraverso investimenti difensivi che perseguono obiettivi di breve termine e cavalcando le oscillazioni del mercato azionario per massimizzare le opportunità di rendimento a lungo termine.
Pertanto, anche se la condizione attuale del mondo può portare a cadere facilmente nel pessimismo, sentimento diffuso e condiviso indipendentemente dalle affiliazioni politiche, è fondamentale confidare nella propria pianificazione finanziaria e mantenere una prospettiva ottimistica di lungo periodo.
È paradossale come la fiducia nel futuro possa apparire controcorrente, nonostante rappresenti l’unica visione che coincide con il corso della storia. Tuttavia, questa è la bellezza dell’umanità e, per estensione, della storia degli investimenti.
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