Verso una responsabilità cosciente, matura e protetta del Manager, con focus sugli obblighi assicurativi previsti dalle Fonte istitutive del CCNL Industria.
Praesidium, la società del sistema Federmanager, è l’interlocutore privilegiato nell’elaborazione di piani di welfare aziendale e individuale al servizio del management italiano, in grado di rispondere alle loro esigenze di sicurezza, protezione e benessere nelle differenti sfere della vita. Con la propria rete di Welfare Manager, diffonde la cultura del welfare aziendale di origine contrattuale nell’esclusivo interesse della dirigenza industria. Per comprende in che direzione si muove l’evoluzione del mercato del welfare sanitario integrativo, abbiamo intervistato il presidente di Praesidium Spa, l’ing. Giacomo Gargano.
Presidente, qual è innanzitutto il contesto in cui opera Praesidium?
Praesidium progetta e gestisce programmi di welfare aziendale e individuale dedicati ai dirigenti, ai quadri, ai professional, ai pensionati e alle loro famiglie; con un’ampia gamma di soluzioni e un servizio di consulenza personalizzato e flessibile. Praesidium soddisfa sia le esigenze della singola persona sia quelle delle aziende che desiderano tutelare e promuovere il loro management.
I piani di welfare formulati da Praesidium sono pensati per rispondere a ogni tipo di esigenza e sono rivolti a tutti i dirigenti, in servizio o in pensione, adattandosi facilmente ai diversi ambiti di interesse. I manager, in questo modo, hanno la sicurezza di tutelare il proprio percorso professionale, salvaguardare la propria salute, proteggere l’ambito familiare e migliorare la propria sfera privata.
Quali sono i valori che guidano Praesidium nell’offerta dei piani di welfare?
Tra i valori che guidano Praesidium nell’offerta dei piani di welfare troviamo etica, trasparenza, onestà intellettuale e rispetto: valori che nel corso degli anni hanno premiato le diverse attività, con un trend in costante crescita che ha portato la società a ottenere il miglior margine del mercato di riferimento in un contesto captive. Ad oggi, con 18 anni di storia alle spalle, abbiamo circa 70 milioni di premi intermediati, 1.600 aziende e 60 mila manager assistiti.
In che cosa vi differenziate rispetto ai competitor?
Praesidium con la propria rete di Welfare Manager, formati e competenti in soluzioni di tutele sanitarie e professionali, ha contribuito a diffondere tra i nostri “colleghi” e quindi presso le aziende, la cultura del welfare aziendale di origine contrattuale nell’esclusivo interesse della dirigenza industriale. L’aspetto centrale, dunque, della diversità che ci differenzia dai competitor è la peculiarità del contesto captive in cui ci moviamo: siamo l’interlocutore privilegiato nell’elaborazione di piani di welfare aziendale e individuale al servizio del management italiano, in grado di rispondere alle loro esigenze di sicurezza, protezione e benessere nelle differenti sfere della vita. Mettiamo quindi la persona, il collega, al riparo da qualsiasi sorpresa generata talvolta da approcci commerciali non del tutto appropriati alle reali esigenze, offrendo, tramite la professionalità dei nostri Welfare Manager geolocalizzati sul territorio nazionale, le soluzioni più adeguate al fine di tutelare il percorso professionale, salvaguardare la salute, proteggere l’ambito familiare e migliorare la vita privata dei nostri colleghi e delle altre figure che nel tempo escono dal mondo del lavoro. Tutto questo rappresentato è sempre e costantemente in linea con quanto dettato e previsto nel Ccnl che vede il nostro impegno nella diffusione della cultura del welfare contrattuale. Praesidium pone al centro della sua azione i manager e i suoi cari: comprendere le loro necessità ha portato all’apertura di un canale di ascolto diretto con la categoria, ma ancora prima con le persone che la costituiscono. È così che Praesidium può ogni giorno realizzare e promuovere soluzioni taylor made che garantiscono benessere e serenità, grazie anche ad un’attenta analisi delle esigenze, delle preoccupazioni e delle speranze dei manager italiani.
Presidente, ha appena affermato che Praesidium, per rispondere con puntualità ed efficienza alle esigenze individuali di ciascun manager, opera in diversi ambiti, come quello della salute, del lavoro, della vita privata e famigliare. Sono previste delle soluzioni assicurative dedicate ai dirigenti in pensione?
Sappiamo bene come in Italia la salute è un bene prezioso che meritiamo di proteggere con tutti i mezzi a nostra disposizione: l’idea di elaborare dei piani ad hoc per i dirigenti in pensione è nata proprio dal fatto che molto spesso, una volta terminata l’attività lavorativa, il dirigente perde molti, se non quasi tutti, i supporti ed i benefici di cui godeva quando era in servizio. Praesidium, dunque, sta incrementando il portafoglio delle polizze assicurative a contraenza individuale, anche al fine di rispondere con tempestività alle diverse richieste di quotazione per gli infortuni che, in questo ultimo periodo, pervengono dai dirigenti in quiescenza, per le quali pur procedendo con la ricerca della miglior soluzione sul mercato assicurativo tradizionale, nella stragrande maggioranza dei casi non si arriva al perfezionamento del contratto a causa dei costi onerosi delle polizze stesse. Infortuni e Temporanea Caso Morte, due soluzioni il cui scopo, dunque, è quello di offrire un servizio ai dirigenti che, dal momento di cessazione del rapporto di lavoro, perdono le coperture previste dal Ccnl.
Ritornando alla sfera delle soluzioni assicurative dedicate ai dirigenti in servizio, vi sono dei nuovi piani pensati e costruiti ad hoc?
Considerando il periodo storico ed economico che stiamo attraversando, Praesidium ha pensato ad un nuovo prodotto assicurativo che risponde con puntualità ed efficienza alle esigenze individuali di ciascun manager: la Polizza di Tutela Legale, una valida soluzione assicurativa, capace di sostenere il manager nell’esercizio dell’attività professionale esercitata, garantendo le eventuali spese legali erogate per difendere sé stesso, il proprio lavoro e la propria reputazione sia in sede civile che penale. Nel particolare, la copertura assicurativa opera nei tre principali ambiti di rischio, ossia quello penale (difesa in caso di coinvolgimento in un procedimento penale), quello dei danni patrimoniali (difesa, sia in sede giudiziale che arbitrale, contro le richieste di danni patrimoniali avanzate sia dall’interno che dall’esterno della società) e quello delle controversie di lavoro (tiene indenni le persone assicurate da tutti i costi ed onorari di procedure davanti l’Autorità Giudiziaria o procedure arbitrali inerenti al contratto di lavoro individuale in essere con l’ente/la società). Un’interessante peculiarità è che la copertura opera sia se chiamati a difendersi che per azioni intraprese contro l’Ente/società ed inoltre, grazie alla sua struttura modulare, tale copertura assicurativa permetterà di costruire una tutela legale personalizzata in base alle proprie esigenze, sia in termini di garanzie che di massimali.
Concludendo Presidente, a livello di obblighi assicurativi invece, il CCNL, pone degli obblighi in capo all’azienda?
Nella nostra esperienza, che ci porta ad analizzare tantissime polizze, difficilmente troviamo contratti a norma. Il più delle volte, le compagnie accettano il giudizio dell’Inps o dell’Inail soltanto se il dirigente abbandona il posto di lavoro. Una conoscenza approfondita del contratto di lavoro consentirebbe, invece, al dirigente di rifiutarsi di sottoporsi a visita medico-legale e di richiedere all’azienda il ristoro della somma dovuta. Ovviamente occorre fare attenzione al modo in cui è costruita la polizza: tra esclusioni, limiti, massimi indennizzi, stop loss catastrofali; l’azienda dovrà essere consapevole dei rischi e fare una vera attività di risk management per avere un quadro chiaro della situazione. A livello di obblighi assicurativi puri, il CCNL pone in capo all’azienda l’obbligo di assicurare i propri dirigenti in caso di infortunio professionale ed extraprofessionale (art.12), senza applicazione di alcuna franchigia, con dei massimali variabili in base alle retribuzioni annuali lorde (Ral). Non solo: in capo all’azienda ricade anche l’art. 15 del CCNL, ovvero la tutela legale e la responsabilità civile del dirigente. In questo caso non si tratta di un obbligo assicurativo, ma è consigliabile per l’impresa strutturare anche in quest’ambito una polizza ad hoc che amplia – includendo i casi di colpa grave – le tutele previste dal CCNL. In ogni caso, il vero banco di prova di ogni polizza è rappresentato dal momento in cui si verifica il sinistro e dall’assistenza fornita a chi ne è vittima.
Foto Giacomo Gargano dida: Ing. Giacomo Gargano, Presidente Praesidium Spa